Nunzia Giunta e la “mela d’oro”

Nunzia Giunta, torinese d’adozione e siciliana d’origine, cotitolare dell’azienda Uomoeambiente, specializzata in consulenza e formazione per le imprese, è tra le imprenditrici italiane che si è aggiudicata nel 2023 una delle “mele d’oro” del premio annuale della Fondazione Bellisario. La “Mela d’Oro” rappresenta una mela cotogna, frutto speciale che viene usato per dolci e confetture raffinate. “È un frutto che si addice a una donna con grande personalità, proprio come le donne premiate dalla Fondazione Marisa Bellisario”, c’è scritto nella pergamena che accompagna il suo elegante cofanetto rosso. Nunzia – una delle sette protagoniste del mio libro “Nel nome delle donne” (Rubbettino) scritto con Silvia Lessona – ha vissuto questo riconoscimento con grande emozione perché è assegnato a pochissime imprenditrici italiane. Il premio “Women Value Company” – che poi tradotto significherebbe ‘Azienda che crea valore per le donne’ – si ispira a Marisa Bellisario (che è stata la prima e più famosa donna manager italiana) ed è celebrato ogni anno in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo. Il riconoscimento è attribuito alle piccole e medie imprese che si distinguono per le concrete e innovative strategie e politiche di inclusione, partecipazione, promozione e conciliazione per potenziare il contributo femminile in azienda.  

   “Sono stata premiata” sottolinea Nunzia nel racconto scritto da Silvia Lessona, “perché ho promosso nella nostra azienda la parità di genere e per aver attuato delle innovative, concrete politiche di inclusione, partecipazione, promozione e conciliazione con lo scopo di potenziare il contributo femminile. A me sembra scontato che alle donne lavoratrici debbano essere date pari opportunità e riconoscimenti ma, a quanto pare, in molte realtà non è ancora così. Quando noi assumiamo un nuovo lavoratore badiamo alle sue competenze e ai suoi valori, non certo al suo genere! In quanto vincitrice ho inoltre potuto incontrare, a Palazzo Chigi, la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, a cui ho avuto l’onore di illustrare i progetti che ho in mente per l’azienda Uomoeambiente che guido con mio marito Mario Burrascano. È stato un momento incredibile che mai avrei pensato di vivere. Quando è iniziata la premiazione ufficiale e sono stata chiamata sul palco per ricevere il premio, ero così emozionata che hanno iniziato a tremarmi gambe e voce. Mi sono detta che dovevo essere capace di controllarmi perché lo dovevo a me stessa, a Mario e a tutti quei collaboratori che ogni giorno lavorano sodo al nostro fianco. In quel momento avevo l’onere e l’onore di parlare di Uomoeambiente nel modo più efficace ed autentico. Appena uscita dagli studi Rai dove avevano allestito la premiazione mi sono sentita leggera come una farfalla e, nonostante il mio tacco dodici, mi sono diretta verso l’auto quasi volando ripromettendomi che avrei continuato a lavorare con impegno e passione per conseguire altri successi. La Mela d’Oro rappresenta il primo grande riconoscimento ma anche un impegno a fare sempre meglio seguendo l’esempio di Marisa Bellisario a cui tante volte mi sono ispirata nei momenti di difficoltà.”

Qui di seguito alcune immagini di Nunzia: lei col nonno, con cui dialoga nel racconto, lei con marito e figli, lei con i suoi collaboratori. Una donna semplice, concreta , che ha combattuto per essere fino in fondo sé stessa.

Nunzia Giunta riceve la “mela d’oro” del Premio Bellisario

Nunzia Giunta e la “mela d’oro”

Nunzia Giunta, torinese d’adozione e siciliana d’origine, cotitolare dell’azienda Uomoeambiente, specializzata in consulenza e formazione per le imprese, è tra le imprenditrici italiane che si è aggiudicata nel 2023 una delle “mele d’oro” del premio annuale della Fondazione Bellisario. La “Mela d’Oro” rappresenta una mela cotogna, frutto speciale che viene usato per dolci e confetture raffinate. “È un frutto che si addice a una donna con grande personalità, proprio come le donne premiate dalla Fondazione Marisa Bellisario”, c’è scritto nella pergamena che accompagna il suo elegante cofanetto rosso. Nunzia – una delle sette protagoniste del mio libro “Nel nome delle donne” (Rubbettino) scritto con Silvia Lessona – ha vissuto questo riconoscimento con grande emozione perché è assegnato a pochissime imprenditrici italiane. Il premio “Women Value Company” – che poi tradotto significherebbe ‘Azienda che crea valore per le donne’ – si ispira a Marisa Bellisario (che è stata la prima e più famosa donna manager italiana) ed è celebrato ogni anno in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo. Il riconoscimento è attribuito alle piccole e medie imprese che si distinguono per le concrete e innovative strategie e politiche di inclusione, partecipazione, promozione e conciliazione per potenziare il contributo femminile in azienda.  

   “Sono stata premiata” sottolinea Nunzia nel racconto scritto da Silvia Lessona, “perché ho promosso nella nostra azienda la parità di genere e per aver attuato delle innovative, concrete politiche di inclusione, partecipazione, promozione e conciliazione con lo scopo di potenziare il contributo femminile. A me sembra scontato che alle donne lavoratrici debbano essere date pari opportunità e riconoscimenti ma, a quanto pare, in molte realtà non è ancora così. Quando noi assumiamo un nuovo lavoratore badiamo alle sue competenze e ai suoi valori, non certo al suo genere! In quanto vincitrice ho inoltre potuto incontrare, a Palazzo Chigi, la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, a cui ho avuto l’onore di illustrare i progetti che ho in mente per l’azienda Uomoeambiente che guido con mio marito Mario Burrascano. È stato un momento incredibile che mai avrei pensato di vivere. Quando è iniziata la premiazione ufficiale e sono stata chiamata sul palco per ricevere il premio, ero così emozionata che hanno iniziato a tremarmi gambe e voce. Mi sono detta che dovevo essere capace di controllarmi perché lo dovevo a me stessa, a Mario e a tutti quei collaboratori che ogni giorno lavorano sodo al nostro fianco. In quel momento avevo l’onere e l’onore di parlare di Uomoeambiente nel modo più efficace ed autentico. Appena uscita dagli studi Rai dove avevano allestito la premiazione mi sono sentita leggera come una farfalla e, nonostante il mio tacco dodici, mi sono diretta verso l’auto quasi volando ripromettendomi che avrei continuato a lavorare con impegno e passione per conseguire altri successi. La Mela d’Oro rappresenta il primo grande riconoscimento ma anche un impegno a fare sempre meglio seguendo l’esempio di Marisa Bellisario a cui tante volte mi sono ispirata nei momenti di difficoltà.”

Qui di seguito alcune immagini di Nunzia: lei col nonno, con cui dialoga nel racconto, lei con marito e figli, lei con i suoi collaboratori. Una donna semplice, concreta , che ha combattuto per essere fino in fondo sé stessa.

Nunzia Giunta riceve la “mela d’oro” del Premio Bellisario