Alberto Balocco, Adriano Moraglio
Volevo fare il pasticcere
Cartaceo: €20,00

Collana: Altri libri
Pp.257
Isbn: 9788817091404
Anno: 2016

Volevo fare il pasticcere

La storia di una famiglia che da quattro generazioni si adopera per rendere più dolce la vita di tutti i giorni

«La nostra storia non è solo nostra ma è anche delle tante persone che, come noi e con noi, hanno amato e amano quello che fanno.»

Da sempre il «signor Balocco» ha voluto fare il pasticcere. Da quando, nella seconda metà dell’Ottocento, Toni Balocc, nella sua drogheria, ha iniziato a produrre memorabili bonbon ripieni di liquore. Dal giorno in cui suo figlio Francesco Antonio, «quell’anarchico di un Tonio», è partito poco più che bambino alla volta delle migliori confetterie torinesi per imparare il mestiere e, una volta tornato a casa, ha aperto prima una, poi una seconda pasticceria nel centro della sua Fossano. Arrivando a suo figlio Aldo che, subito dopo la guerra, ha trasformato il laboratorio del padre in un’attività industriale, rendendola famosa per il suo Mandorlato e i suoi biscotti. A raccontare la loro avventura, che si intreccia inevitabilmente con la storia del nostro Paese, è Alberto Balocco, che molto giovane ha preso il timone insieme alla sorella Alessandra per condurre l’azienda ancora più lontano. Oggi, venticinque anni dopo, ha accettato l’invito di Adriano Moraglio di «fare memoria». Una memoria, la sua, che è anche la nostra. Perché la strada del «signor Balocco», partita nell’Ottocento e proiettata nel futuro, parla di tutti noi, delle nostre paure e delle nostre speranze. E per questo è bella da percorrere insieme.

Alberto Balocco, Adriano Moraglio
Volevo fare il pasticcere
Cartaceo: €20,00

Collana: Altri libri
Pp.257
Isbn: 9788817091404
Anno: 2016

Volevo fare il pasticcere

Alberto Balocco, Adriano Moraglio
Volevo fare il pasticcere
Cartaceo: €20,00

Collana: Altri libri
Pp.257
Isbn: 9788817091404
Anno: 2016

La storia di una famiglia che da quattro generazioni si adopera per rendere più dolce la vita di tutti i giorni

«La nostra storia non è solo nostra ma è anche delle tante persone che, come noi e con noi, hanno amato e amano quello che fanno.»

Da sempre il «signor Balocco» ha voluto fare il pasticcere. Da quando, nella seconda metà dell’Ottocento, Toni Balocc, nella sua drogheria, ha iniziato a produrre memorabili bonbon ripieni di liquore. Dal giorno in cui suo figlio Francesco Antonio, «quell’anarchico di un Tonio», è partito poco più che bambino alla volta delle migliori confetterie torinesi per imparare il mestiere e, una volta tornato a casa, ha aperto prima una, poi una seconda pasticceria nel centro della sua Fossano. Arrivando a suo figlio Aldo che, subito dopo la guerra, ha trasformato il laboratorio del padre in un’attività industriale, rendendola famosa per il suo Mandorlato e i suoi biscotti. A raccontare la loro avventura, che si intreccia inevitabilmente con la storia del nostro Paese, è Alberto Balocco, che molto giovane ha preso il timone insieme alla sorella Alessandra per condurre l’azienda ancora più lontano. Oggi, venticinque anni dopo, ha accettato l’invito di Adriano Moraglio di «fare memoria». Una memoria, la sua, che è anche la nostra. Perché la strada del «signor Balocco», partita nell’Ottocento e proiettata nel futuro, parla di tutti noi, delle nostre paure e delle nostre speranze. E per questo è bella da percorrere insieme.