Se l’ascolti cantare ti viene da dire “ma che ci fa questa donna in questa fabbrica del caffè, il caffè Trucillo di Salerno…” L’ho sentita cantare durante la presentazione del mio libro L’impronta delle donne – di cui lei è una protagonista – nello stabilimento dell’azienda, in mezzo a tanti e festanti invitati, e ho pensato subito alla carriera che avrebbe potuto fare. Da giovane era diventata una promettente cantante jazz con un repertorio che spaziava da Ella Fitzgerald a Sarah Vaughan, fino a Billie Holiday. Aveva fatto tournée indimenticabili come corista con Gino Paoli, aveva cantato con Zucchero, Teresa de Sio e Tony Esposito. Avrebbe potuto andare a Sanremo con un brano scritto da Zucchero e Paoli… No, non c’è amarezza, non c’è nostalgia in questi che sono i ricordi di Fausta Colosimo, ma solo un pensiero grato per quanto le è successo nella vita e che poi è sfociata nell’amore col marito Matteo e con un ruolo da protagonista nell’export del Caffè Trucillo. Come spiega in questa pagina…
*
Dopo la nascita di Cesare, nel 1997, Matteo mi sorprese. Io avevo intenzione di prendere una seconda laurea, seguendo un po’ un pallino che mi girava da tempo in testa, ritenendo anche che potesse diventare utile per l’azienda. Pensai di iscrivermi a Scienze della comunicazione. Ma Matteo mi prese in contropiede: «Perché non ti dedichi invece allo studio del caffè con l’obiettivo di mettere in piedi una vera e propria scuola di formazione per i nostri clienti e tutti gli operatori del settore che vogliano formarsi e aggiornarsi? Sulle qualità esistenti, sulla torrefazione, su come trattarlo, venderlo e servirlo? Guarda che nessuno, almeno qui al Sud, ha fatto mai una cosa del genere. Io credo che ci caratterizzerebbe moltissimo e potrebbe diventare utile nel far conoscere le qualità del nostro caffè». Diavolo di un Matteo… come gli era venuta quella idea? Era bellissima…
Cominciai a pensarci seriamente. L’anno dopo aprimmo la scuola e i primi corsi. Una novità assoluta. Avevo studiato a fondo la materia, come se mi dovessi preparare a un esame di università. Ora ero in grado di parlare con ragion di causa del caffè, a 360 gradi: dalla pianta alla tostatura, dalla macinatura all’estrazione, passando per l’assaggio e l’analisi sensoriale. Ottenni anche un diploma frequentando un master sull’analisi sensoriale. Matteo aveva ragione. L’Academy riscosse subito un grande interesse. Sento la voce di Antonia, che spiega che cosa è attualmente la nostra scuola: «Oggi le lezioni, tenute da docenti qualificati, spaziano dalla formazione teorica a quella pratica e hanno luogo negli ampi spazi destinati al percorso formativo. L’aula dell’Accademia Trucillo conta su sette postazioni per apprendere le tecniche di preparazione dell’espresso perfetto e del cappuccino, per esercitarsi sulla Latte Art e per esplorare l’universo sensoriale con le tecniche di assaggio dell’espresso e il Cupping alla Brasiliana. Sono oltre cinquemila ad oggi i professionisti e gli operatori del settore che, prendendo parte ai nostri corsi, hanno sperimentato le diverse possibilità di potenziare la propria attività».
Sono in Caffè Trucillo da oltre 20 annie mi occupo dello sviluppo dei mercati internazionali. Avevo un sogno, portare l’eccellenza del nostro caffè nel mondo. Ne ho fatto il mio mestiere, che ho imparato strada facendo. Ho messo i campioni di caffè in valigia e via, in giro per il mondo. Sono appena rientrata da Dubai, felicissima e orgogliosa per l’apertura del primo di una catena di Trucillo Coffee Shop. In questi anni ho visitato tanti Paesi e incontrato milioni di amanti del caffè nel mondo, desiderosi di conoscere la nostra cultura, di assaggiare, di odorare e preparare il caffè italiano. Ho visto come diverse tradizioni, esperienze e culture si possono incontrare e accrescere in un mondo senza distanze, unito dall’orgoglio di offrire tutto il piacere custodito in una tazzina di caffè.