Adriano
Moraglio
Sono nato a Torino nel 1958, sono sposato con Bianca e ho due figlie, Ivana e Barbara. Ho fatto il giornalista professionista lavorando all’Agenzia Ansa e al Sole 24 Ore, operando prevalentemente su Torino e sul Piemonte e nella sede milanese del quotidiano economico. Dal 2016 mi dedico esclusivamente all’attività di scrittore e dal 2001 a oggi ho pubblicato più di trenta libri.
In questi anni mi sono specializzato nel racconto di storie di imprenditori e di imprenditoria. Un filone che si apre nel 2009 con la pubblicazione di Piano piano che ho fretta – Imprenditore è bello (BasicEdizioni, con Marco Boglione), poi pubblicato anche da Itaca nel 2010. Nel 2016 ho scritto con Alberto Balocco Volevo fare il pasticcere (Rizzoli) e, nel 2017, con Loris Bonamassa, Il nostro sogno può continuare – Storia di chi ha saputo sempre ricominciare(Mondadori).
Per le edizioni del Sole 24 Ore ho pubblicato Ma noi abbiamo continuato a fare – Cento storie di imprese e imprenditori che hanno accettato la sfida della crisi (2011) e La carica delle 101 – Diario di viaggio tra le aziende italiane che vanno a trazione mondiale (2015).
Nel 2019 ho cominciato la collaborazione con Giunti con il libro Questione di stilo – Il romanzo delle penne Aurora, scritto con Cesare Verona, finalista al Premio Letteratura d’impresa 2021. Nello stesso 2019 è uscito Non fermarti mai – La storia di Enrico Morando, pioniere del pet food in Italia (Mondadori). Ancora per Giunti ho pubblicato nel 2020 Una storia da vedere – Il romanzo di “Mido”, da cinquant’anni crocevia del mondo. Nel 2022, nuovamente per Giunti, Un fresco amore – Francesco Canella e i supermercati Alì, una storia diventata romanzo, nella short-list del Premio Letteratura d’impresa 2022.
Per l’editore Rubbettino dirigo (con Florindo Rubbettino) la collana di romanzi che hanno per soggetto storie di imprenditori intitolata “La bellezza dell’impresa”. In questa serie ho scritto I custodi della sorgente – L’avventura dell’acqua Sant’Anna (2018) con Alberto Bertone, L’artigiano della natura – Storia di un venditore diventato capitano d’impresa (2018) con Aristide Artusio, L’altalena rossa – Keyline e la sorprendente vita di una donna di fabbrica (2018) con Mariacristina Gribaudi, Nel salotto di Matera – L’incredibile storia di Egoitaliano & C. (2019) con Piero Stano, Io sono l’uomo del sonno – Diario di viaggio di un figlio alla prova del passaggio generazionale (2019) con Loris Bonamassa, Con la mente nel robot – L’avventura di un’azienda nata da un ragionevole azzardo (2019) con Daniele Mangano, C’era una volta un pezzo di legno – I Vigolungo, da falegnami e costruttori di mobili a leader nei compensati (2019), nel 2020 Una vita da leoni – Il romanzo di Lowengrube & c., quando gli ostacoli fanno crescere, scritto con Pietro Nicastro (nella short-list 2022 del Premio Letteratura d’impresa) e nel 2020 Io sto dalla vostra parte – San Marino Mail e il coraggio di ricominciare a 50 anni, con Giovanni Papagno. Nel 2022 ho pubblicato Quella notte alla “fonte magica” – Acqua Amata, l’inimmaginabile storia di un’eccellenza italiana, con Giovanni Antonio Mazzone.
Con Florindo Rubbettino dirigo anche la collana “L’avventura dell’esperienza – Storie, testimonianze, memorie per far ripartire l’Italia”, per la quale ho scritto Dalle ginocchia di mio padre. Storia di una vita tra sindacato e cooperazione a difesa dei più deboli, con Aldo Romagnolli, nel 2020, Il rapinatore “gentile”. L’avventura di Oreste: le banche, il carcere e il senso della vita, nel 2021, Storie di fisco e d’amore. Quello che non sai dei dottori commercialisti, con Franco De Carlo, nel 2021, L’impronta delle donne. Sette racconti: quando in azienda il contributo femminile diventa fondamentale, nel 2022, finalista Premio Valori d’impresa 2022. Nel 2023 ho pubblicato La strana orchestra – Il romanzo di Galdus, un’opera scritta a più mani e anche Nel nome delle donne. Sette racconti: quando in azienda la presenza femminile si fa decisiva, scritto con Silvia Lessona.
Ancora con Florindo Rubbettino dirigo la collana di racconti lunghi intitolata “Occhio all’impresa”, per la quale ho scritto nel 2022Un lavoro fatto per bene – DTM, vent’anni tra HAL 9000 e la chiave a stella, finalista al Premio “Il lavoro tra le righe” 2023 dei Consulenti del lavoro di Milano.
Prima di dedicarmi alle storie d’impresa avevo pubblicato Come orizzonte, tutto – Storia di “don Berna” e dei suoi amici (2001), Gabriele il mistero amato – Si può decidere di far nascere un figlio anche se il suo destino è già segnato? (2003), L’uomo che faceva ascoltare (a cura di), nel 2007, tutti e tre con Effatà, e poi Nella casa di Cilla – Dove accade l’imprevisto (Sei, 2008), e La porta spalancata – Accogliere conviene, con Sandro Bocchio (2011), ancora per la Sei.